Scritto da: raiden il redentore 16/03/2004 15.47
Il problema è che la Commissione Europea ha emanato una precisa direttiva, in base alla quale il privato che scarica da casa non ha fine di lucro e quindi non è perseguibile.
Quindi ogni governo può prendere i provvedimenti che desidera, ma entro due anni deve tassativamente recepire la direttiva.
Sì ma nel frattempo quante persone dovranno essere sacrificate, soprattutto nei ceti medio-bassi?
E' da venerdì che mi sento male, anzi malissimo. E non perchè non posso scaricarmi i film che tanto stanno a cuore al signor urbani. Perchè ogni giorno che passa mi accorgo che l'Italia sta andando sempre più verso il baratro.
CMQ finchè c'è vita c'è speranza. Sto seguendo gli sviluppi su Punto Informatico e ci sono buone speranze che se verrà convertito in legge avrà delle modifiche sostanziali.
Gli ISP chiedono che venga eliminato il comma 5 o almeno modificato in maniera che siano tenuti ad avvisare le autorità solo dietro una segnalazione. Anche perchè monitorare il traffico oltre ad essere un'impresa mastodontica costituisce pure una violazione della privacy.
La direttiva ha stabilito che l'uso personale non è punibile quindi o si elimina quella parte altrimenti si rischia di andare incontro alle contestazioni da parte dell'Unione.
Anche se visti gli ultimi eventi relativi al ponte sullo stretto di Messina...
Del resto si tratta solo di attendere due mesi (magari anche meno).
P.S.: ma io mi chiedo perchè è così utopistico creare delle videoteche comunali. Sono anni che esistono le biblioteche e l'industria dell'editoria è ancora fiorente. Non vedo che differenza ci sarebbe nel fare una cosa simile anche con l'industria cinematografica.
P.P.S:ragazzi perchè non mandiamo un po' di e-mail al ministero con una proposta sensata x combattere la pirateria? Io un'idea ce l'avrei anche se probabilmente è un'utopia. Se vi interessa ve la illustro.