29/05/2004 15:29 |
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Hmm.. argomento difficile da trattare.
Che cos'è per me la felicità? Devo essere sincero, questa domanda mi ha spiazzato. Chiedendomi cosa fosse la felicità non sono riuscito ad individuare un'immagine certa, concreta, di questo stato di esistenza.
Sono arrivato a distinguere due tipi di "felicità". Un tipo di felicità è quella che nasce dalla soddisfazione di un proprio desiderio, il secondo tipo di felicità è qualcosa di molto diverso.
Io conferisco il secondo significato al termine "felicità" sebbene debba constatare che nel linguaggio comune la felicità sia più facilmente identificata ed indentificabile con il primo significato.
La felicità data dall'esaudirsi di un proprio desiderio non è che un attimo fugace che non può non portare di nuovo ad uno stato di infelicità nel quale c'è un desiderio che non è esaudito e come tale è generatore di infelicità. La ricerca di tale felicità è il seme stesso dell'infelicità.
L'altra felicità, quella che per me indicata dalla parola, è uno stato di beatitudine costante che in se non è seme di infelicità. E' un concetto ideale e come tale non l'ho mai provata (che io sappia). Forse non esiste o forse esiste al difuori dell'essere umano. Assegnando, io, tale significato alla parola felicità e rimanendo nel campo della mia esperienza, possa affermare di non essere mai stato felice. Tutto il resto è soddisfazione, appagamento. |
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