Quello che dite circa i lavoratori autonomi è vero. Non sono un fiscalista, ma a livello di principio è possibile.
Per quanto riguarda la legge sul fumo, è d'obbligo precisare che la legge (che in realtà legge in senso tecnico non è...è un decreto ministeriale. Una legge antifumo esiste da circa 30 anni, precisamente dall'11/11/1975) non IMPONE ai gestori di dotarsi di impianti per i fumatori.
Impone, diversamente che qualora il gestore VOGLIA (è una facoltà, in senso giuridico) creare dei reparti per fumatori, debba ottemperare a quanto previsto dalla legge. Quindi un gestore può tranquillamente non dotarsi di un reparto per fumatori; ma qualora lo volesse, dovrebbe farlo secondo i criteri da voi indicati.
Per quanto riguarda i lavoratori autonomi, su una cosa potete star certi: si guadagna di più ad essere subordinati che parasubordinati (oggi collaboratori a progetto, ex D Lgs 10/09/2003 modificato da D. Lgs 6/10/2004), o peggio autonomi, o peggio ancora a tempo determinato.
Perchè?
Beh, perchè le garanzie sono molto inferiori; ad esempio in caso di malattia, gravidanza o infortunio, il lavoratore subordinato ha diritto alla sospensione RETRIBUITA, mentre l'autonomo (o parasubordinato) ha diritto alla semplice sospensione.
Inoltre, licenziare un lavoratore subordinato è alquanto complicato (giusta causa, giustificato motivo oggettivo e soggettivo), mentre un collaboratore a progetto, una volta finito il progetto va a casa. E può restarci per un bel pò.
Anche i contratti collettivi nazionali di lavoro (quelli fra la confindustria ed i sindacati, per intenderci) sono applicabili solo ai lavoratori subordinati. Persino il diritto di sciopero è riconosciuto ai soli lavoratori subordinati e anche ai parasubordinati particolari.
Concludendo, l'assunzione a tempo indeterminato, proprio perchè tende a stabilire un vincolo di prevalenza gerarchica stabile nel tempo, offre molte più garanzie. Il lavoratore autonomo, invece, se la vede per conto proprio nel bene e nel male.
Un'ultima tutela importante riguarda il processo: infatti il lavoratore autonomo, per "far causa" al suo datore di lavoro, va davanti al giudice ordinario e può volerci molto tempo. Invece il lavoratore subordinato adisce al giudice del lavoro il quale, entro 2 soli giorni, emana un decreto per tutelare il lavoratore (salva poi succesive conferme e impugnazioni varie).
Un'ultima precisazione: non sono avvocato, solo studente di Giurisprudenza :D